XITO si occupa di arte e artigianato a 360°, partendo da pezzi di arte digitale per arrivare a monili realizzati in ceramica raku, tutti lavori originali e prodotti in serie limitate e numerate (se non trovate quello che fa al caso vostro, contattateci e parlateci delle vostre esigenze e idee, produciamo anche pezzi unici su commissione, il perfetto complemento artistico per la vostra casa o per un regalo particolare). Alla produzione artistica si aggiunge la competenza nell'assistenza ad altri artisti e artigiani (o attività di altro tipo) per quanto riguarda la progettazione di spazi web, cataloghi e brochure, e in generale ogni tipo di servizio utile ad aumentare la visibilità di lavori e idee.
Gianguido Oggeri Breda vive e lavora Rueglio, in provincia di Torino; ha frequentato l'Istituto d'Arte, conseguendo il diploma nella sezione arredamento, per poi occuparsi di grafica e design. Nel 2003, con il fratello Sandro, fonda la PTAH s.n.c., studio di grafica che opera per alcuni anni nell'area del Canavese e di Torino, collaborando con studi di architettura e urbanistica. All'attività più prettamente grafica (rivolta in particolar modo all'editing e all'impaginazione di elaborati e brochure) si sono affiancati un poco per volta lavori indirizzati in modo specifico al mondo dell'arte digitale, in gran parte realizzati utilizzando le possibilità di reinterpretazione dell'immagine offerte dallo scanner. Conclusa l'esperienza con la PTAH, ma mantenute comunque le collaborazioni in ambito urbanistico e architettonico, i campi di interesse si sono estesi alla composizione di cataloghi e monografie, e alla progettazione di elementi grafici per il web. I suoi lavori sono stati esposti in gallerie d'arte a Roma, Napoli, Palermo, Menaggio (Como), Firenze, Torino e alla Pinacoteca Civica di Imperia.
mostre
2014 jam 1.5 photovitrine / Murisengo (AL)
2014 la poetica del corpo / il corpo poetico Libreria Belgravia / Torino
2012 nei luoghi dell'arte Ristorante La tana del re - Galleria Ariele / Torino
2012 collettiva del piccolo formato Galleria Ariele / Torino
2012 collettiva degli artisti Galleria Ariele / Torino
2011 trentatrenta Galleria L'Acanto / Milano
2011 profili artistici di ricerca visiva Galleria Ariele / Torino
2011 luoghi fisici e mentali del paesaggio Galleria Ariele / Torino
2011 emozionArti Galleria Civico 69 / Firenze
2011 attraversamenti sparsi Galleria Ariele / Torino
2011 30 x 30: libere variazioni contemporanee Galleria Ariele / Torino
2010 bambola Linea D'Arte Officina Creativa / Napoli
2010 collettiva degli artisti Galleria Ariele / Torino
2010 i gioielli del tempo Arcircolovizioso / Torino
2010 ritmi Galleria Vista / Roma
2010 finestra figurativa contemporanea Galleria Ariele / Torino
2010 la nuova figurazione Pinacoteca Civica / Imperia
2010 i gioielli del tempo libreria Universitas / Palermo
2010 i gioielli del tempo Biblioteca Comunale / Niscemi (CL)
2009 tra sogno e inquieto Locanda del Panigaccio / Chiaverano (TO)
2009 i gioielli del tempo Arcibarcollo / Palermo
2009 fotografia e dintorni Galleria Ariele / Torino
2009 collettiva degli artisti Galleria Ariele / Torino
2009 the body D'art Visual Gallery / Menaggio (CO)
2009 perceptio Biblioteca Comunale P.C.Vignot / Rueglio (TO)
2009 mi innamoravo di tutto... Arcircolovizioso / Torino
2008 remixed Arcircolovizioso / Torino
2008 tra sogno e inquieto Biblioteca Comun. P.C.Vignot / Rueglio (TO)
2007 tra sogno e inquieto Arcircolovizioso / Torino
concorsi e manifestazioni
2016 Phot'Out/Off Biblioteca Civica "Cesare Pavese" / Torino
2014 (...) "never, never gallery" / Torino
2014 Phot'Out Lungo Tavolo 45 / Torino
2014 Phot'Out circolo La Quiete 2 / Somano (CN)
2014 FestivArt della Follia Cafè Basaglia / Torino
2010 Paratissima 2010 quartiere di San Salvario / Torino
2010 1° premio città di New York Galleria Il Tempio / Palermo
2009 Armonia Cascina Caccia / S. Sebastiano Po (TO)
2009 Paratissima 5.2 quartiere di San Salvario / Torino
2008 Casa para Gru Village / Grugliasco (TO)
2008 Paratissima Café Lumière / Torino
sul web
2015 WSF: maggio di parole 7 gennaio / wordsocialforum.com
2013 frattura scomposta art magazine nov-dic 2013 / fratturascomposta.it
2011 winner virtualspace microroom 15/6-15/7 / microbo.net
2010 donna, infinite volte... microroom 15/9-15/10 / microbo.net
2010 artista del mese febbraio / twinselect project
pubblicazioni (cover book, riviste e cd)
2015 "Maya" Sophie Lillienne Remix / Airway cover CDs
2015 "Shikishin-Funi EP" / Sophie Lillienne cover & booklet CD
2015 pastiche n.48- ottobre 2015 rivista mensile a cura di Paolo Battista
2015 pastiche n.43- maggio 2015 rivista mensile a cura di Paolo Battista
2011 il corpo che non ho ancora scritto di r. belli e-book / maldoror press
2008 secondo te - n.9 / il sogno trimestrale / ass. culturale laperquisa
video-proiezioni
2014 la poetica del corpo / il corpo poetico AIASP - Casa dei popoli / Roma
2014 FestivArt della Follia Cafè Basaglia / Torino
estratto dal testo critico di presentazione della mostra "la nuova figurazione".
All'interno di un percorso intenso di ricerca si concatenano i risultati e vengono suggeriti i passaggi successivi attraverso fermenti evolutivi tutt'altro che lineari. La figurazione trapela frammentata, contaminata e penetrante così da sembrare costretta e insieme dinamica all'interno di un contesto visivo densamente materico e coprotagonista. I volti, sottoposti a scanner, diventano un "unicum" con terra, sassi, petali, lanuggine e altri materiali scansionati, nell'ambito di un processo che ha come risultato una rielaborazione complessiva che evoca l'immagine umana senza caratterizzarla, semmai simboleggiandola.
In altri periodi sperimentali la connotazione figurale si accentua ma non tramuta mai in mera ritrattistica. Tutto si gioca fra luce e ombra, l'aspetto introspettivo si fa sottile, l'atmosfera tensiva. E' curioso e interessante riconoscere in diverse opere della serie "tra sogno e inquieto" una freschezza di genere pittorico che richiama alla mente le opere secondo Cinquecento di Giuseppe Arcimboldi.
Giovanna Arancio / critica e curatrice presso la Galleria Ariele di Torino
estratto dalla recensione della mostra "la nuova figurazione" pubblicata su Exibart il 13/11/ 2010.
[...] sposa definitivamente nuovi mezzi espressivi contemporanei, addirittura mezzi di riproduzione in serie e antiartistici come lo scanner, attraverso il quale transitano volti e ambientazioni, giungendo a esiti sorprendentemente pittorici.
Elisa Scuto
estratto dal testo critico di presentazione della mostra "profili artistici di ricerca visiva".
I volti surreali, ottenuti attraverso la sovrapposizione di numerose immagini ottenute dalla scansione di visi e materiali vari (terra, sassi, peli, etc.), alternano un chiaroscuro terroso con luci opache e fantasmagorie colorate, simulando l'effetto fotografico e aggiungendovi un tocco trasfigurante e pittorico. In questi lavori lo spazio è concepito come compresso, catapultato, stratificato, il tempo risulta rarefatto; la materia immanente, pur essendo in primo piano, non presenta nulla di materico per quanto concerne l'aspetto tecnico nè la sperimetazione ha qualche carattere in comune con il poverismo. E' proprio il pensiero spazio-temporale sotteso che dà luogo a questa sorta di ricerca smaterializzante e "magica".
I lavori della serie "i gioielli del tempo" sono esemplificativi di un figurativo fotografico, la cui cromia e’ composita e vivace, che traghetta esplicitamente lo spettatore dalla scena prescelta e fermata dallo scatto alla riflessione spazio-temporale che la fotografia evoca. In effetti le nature morte ( frutta e verdure decomposte), efficaci come messaggio e singolarmente belle, inducono a soffermarsi sul senso della scelta visiva e a confrontarsi con il tempo quale vettore di mutamento destinato ad attivarsi nello spazio, cioe’ tempo e spazio diventano in stretto rapporto coautori del trasformarsi dell’esistente. “Sulla generazione e corruzione”- l’anima greca che intreccia la nostra cultura- sembra un sottotitolo che attraversa indenne i millenni per ripresentarsi in chiave contemporanea a far riflettere sull’oggi.
Giovanna Arancio / critica e curatrice presso la Galleria Ariele di Torino
estratto dal testo critico di presentazione della mostra "attraversamenti sparsi".
Curiose forme che si originano dalle marcescenze sul marmo, immortalate con la macchina digitale Questa roccia è porosa, assorbente, permeabile, e pertanto soggetta a subire le aggressioni atmosferiche, le corrosioni degli acidi, le efflorescenze dell’umidità, le alonature opache e le macchie chiare dei sali rilasciati dall’acqua e ogni sorta di mutamento causato dall’invecchiamento. I “fiori del marmo” sono una serie di scatti che riprendono tutte queste incrostazioni incise dal tempo e dall’interagire del minerale con la vita che lo circonda. Tali fotografie, che sono da definirsi pittoriche, ci sbalzano all’interno di paesaggi immaginari che sembrano visti dall’alto, oppure dentro geografie siderali, o sopra un fiore giallo esploso in mezzo a un cespuglio cinereo, a tratti ambrato, o ancora inquadrano scenari informali con contrasti cromatici, tra muschi, muffe, patine biologiche dalle innumerevoli sfumature. Un video sonoro richiama un’altra serie fotografica che presenta varie analogie con quella sopracitata: si tratta de “I gioielli del tempo”, precedentemente esposta nella nostra galleria. Non marmo ma frutti della terra (frutta, verdura) diventano motivo di insospettata bellezza proprio quando il ciclo naturale è nel momento trasformativo, ossia in un lasso temporale per nulla apprezzato se non come ingranaggio dell’economia dei rifiuti. Aristotele sosteneva che la generazione e la corruzione del mondo sensibile sono i due aspetti di un’unica trasformazione di sostanza; va da sé che la corruzione di una sostanza è la generazione di un’altra, e viceversa, e in questa perpetuità è costruita la peculiare cifra stilistica dei lavori esposti.
Giovanna Arancio / critica e curatrice presso la Galleria Ariele di Torino
estratto dal testo critico di presentazione della mostra "perceptio".
Uno scanner utilizzato per spiare le nudità di una donna - definitiva denuncia che esprime la sostanziale pochezza di occhi che divorano e mani che afferrano, sensi che devono moltiplicarsi sfruttando la moderna tecnologia - troppo complessa la bellezza femminile per essere espressa con i soli mezzi che la natura ha conferito all'umano percepire. Di qui l'indagine di fertili ventri attorno all'ombelico di infiniti mondi, rotondi fianchi dai quali parte la creazione e in cui si rimescola il liquido della vita, morbide linee che vengono scoperte e ri-velate, come un'alzata di testa di fronte all'imperante moda che esalta l'osso e non rammenta che la parte più succulenta rimane la carne. E' la donna a scoprire il lato di sè più accattivante, godendo della discrezione che il mezzo garantisce - perchè funge da paravento alla pelle che mano a mano sceglie quale parte scoprire, alle mani che tentano invano di frenare questa abbagliante esibizione. Il volto si intravede soltanto, perchè è il corpo ad essere protagonista, ancestralmente inteso come prototipo della femminilità e chiave del ciclo vitale, evocazione, sussurro, breve brano di brivido caldo appena evocato.
Dott.sa Stefania Crepaldi, storica dell'arte / collab. presso Soprintendenza ai Beni Storici e Artistici del Piemonte
Una produzione artistica che rivede in chiave post-contemporanea l'impiego dei media come riflesso di una sindone che non rivela dettagli finiti e completi. Un'arte vicina alla "trasfigurazione", che per mezzo di una "impronta" nascosta, cerca di rivelare la genesi umana "senza un corpo", o con un "corpo violento" che vede esplodere e figurare visivamente le performance "in carne e ossa" vicine ad una Body Art rigenerata da Marina Abramovic.
Dott. Gabriele Romeo, critico e curatore / Vicepresidente e Responsabile della Comm. Artistica di ARTEFICIOlinea
Lavori che stregano il passo di chi osserva, lo fermano. Il loro sguardo sul mondo, sugli oggetti, sui dettagli, l'interpretazione del dato reale come fusione ora panica ora post-human, le crisalidi di emozioni cristallizzano le iridi dell'osservatore, ne rapiscono le pupille dell'anima, prima ancora che quelle ottiche, giungendo ad annullare la membrana tra surreale e reale, fino a restar travolti dai suoi spot. Affreschi staccati di cui si legge ancora la sinopia.
Dott.sa Daniela Pirro, critica e curatrice / Laurea in Estetica e Critica d'Arte, facoltà di Storia dell'Arte di Bari
estratto dal testo critico di presentazione della mostra "luoghi fisici e mentali del paesaggio".
"Paesaggi emotivi": così sono definiti i lavori di grafica digitale presentati in questa mostra. La loro particolarità è quella di essere un autentico rimando al bello, anche se non definibile. Si entra in un mondo astratto che lascia percorrere le sue stanze, pervaso di un umore sanguigno e capace di creare un linguaggio visivo delicato e forte. Alla base delle opere c'è un lavorio di scansione di materiali solidi o liquidi; si parte dalla concretezza materica, percorrendo una strada dove il lirismo accompagna una ferma volontà di fare, di cambiare, mettendo in gioco il lato umano e quello artistico.
È esposto anche un interessante progetto che appartiene a un precedente periodo creativo: è il risultato di una composizione a tecnica mista su supporto costruito con cartone e altri materiali, in origine utilizzato per le scansioni della serie “urbanaurea”, e indirizzato a ricercare, tramite una fantasiosa ricostruzione, le tracce di un'antiche civiltà scomparse. I pannelli originari, ricomposti (da qui il titolo di “urbanaurea: ri-genesi”) e trattati con colori acrilici e smalti, sono esemplificativi del “modus operandi” che è alla base dell'intero lavoro, che prevede il continuo riciclo e riuso di materiali, e segna in qualche modo un “ritorno alla materia”, un ritrovarsi su una strada diversa e in certo senso più classica rispetto a quella dell’arte digitale. Anche questo strano luogo che custodisce le memorie del passato è un segno del nuovo paesaggio.
Giovanna Arancio / critica e curatrice presso la Galleria Ariele di Torino
OFFERTE E NOVITA' DEL MONDO XITO ...
XITO di Gianguido Oggeri Breda
Rueglio - 10010 (TO) / Via Garibaldi 24/26
P.IVA 10238910011 / C.F. GGRGGD70E16E379E / REA n.1152972 / PEC xito@pec.it